Da qualche tempo si parla molto delle modifiche dell'IVA per il commercio online proposte dalla Commissione Europea. Questi cambiamenti riguarderanno per lo più le micro, le cosiddette start-up e le piccole e medie imprese, ma ciò che è importante è che anche i loro clienti beneficeranno dei cambiamenti.
Regolamentazione IVA - la modifica fondamentale riguarda la liquidazione dell'IVA - dopo l'introduzione delle modifiche, l'imprenditore sarà obbligato a liquidare trimestralmente nel paese finale del suo commercio internazionale e non, come prima, in ciascuno dei paesi in cui sono state effettuate le transazioni. Questa soluzione ha lo scopo di aiutare gli imprenditori a risparmiare l'IVA in ciascuno dei paesi della giurisdizione, ma anche di risparmiare sulla gestione fiscale da parte degli assistenti internazionali. Un ulteriore miglioramento sarà una piattaforma internet preparata appositamente per la gestione dell'IVA. L'importante è che la piattaforma supporti la lingua madre dell'imprenditore.
Limitazione della frode all'IVA - le modifiche riguarderanno anche la frode all'IVA e l'estorsione di beni provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea con un valore inferiore a 22 Euro. Questa soluzione non solo contribuirà alla corretta marcatura delle spedizioni all'estero e al loro valore, ma sarà anche di conforto per i clienti che finora hanno perso l'acquisto di merci estere pagando tasse doganali aggiuntive, ecc.
Tassazione della parola scritta - il progetto di modifiche dell'IVA comprende anche modifiche nella tassazione della parola scritta, ma nella sua forma elettronica. Finora l'IVA più bassa è stata applicata alle versioni cartacee dei libri e a tutte le riviste. Con la nuova modifica, l'IVA sui supporti elettronici della parola scritta, ossia audio e libri elettronici, verrebbe ridotta. Una situazione del genere non farebbe certamente piacere solo ai bibliotecari, ma anche a molti "appassionati di lettura".
Commercio nel Regno Unito - c'è un altro aspetto importante delle modifiche proposte. Gli imprenditori che pianificano di fare trading online nel Regno Unito saranno coperti dalla nuova normativa. Il primo è che non vi è alcun obbligo di essere nel Regno Unito quando si fa trading online, e il secondo è l'estensione della legge europea sulla compensazione e il pagamento dell'IVA su servizi e beni venduti in tutta l'Unione europea.